La nuova Carta Dedicata a te rappresenta una delle principali iniziative di sostegno alle famiglie a basso reddito introdotte in Italia per il 2025. Si tratta di una misura economica rivolta a nuclei familiari in condizioni di vulnerabilità economica, con l’obiettivo di offrire un aiuto concreto mediante una carta elettronica prepagata. La carta viene emessa da Poste Italiane e consente di acquistare beni di prima necessità presso una vasta rete di esercizi commerciali convenzionati. Ogni anno, i dettagli operativi e l’ammontare del beneficio possono variare, così come le regole di assegnazione: è quindi fondamentale essere informati sui requisiti e sulla procedura per sapere se si ha diritto a riceverla.
Requisiti indispensabili e criteri di priorità
Per poter accedere alla Carta Dedicata a te 2025, il requisito fondamentale riguarda la situazione reddituale della famiglia, espressa dall’ISEE. Più precisamente, possono beneficiarne solo i nuclei familiari che presentano:
- ISEE ordinario non superiore a 15.000 euro, calcolato attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presso gli enti competenti.
- Residenza in Italia e iscrizione di tutti i componenti all’Anagrafe comunale.
- Appartenenza a un nucleo familiare composto da almeno tre persone.
L’INPS stila una graduatoria seguendo criteri di priorità in base alla composizione del nucleo e all’età dei figli:
- Nuclei con almeno tre componenti, tra cui un minore nato dopo il 31 dicembre 2011.
- Famiglie numerose con almeno tre membri, tra cui un minore nato dopo il 31 dicembre 2007.
- Nuclei con almeno tre persone, anche in assenza di minori.
All’interno di ciascun gruppo sopra riportato, la priorità viene attribuita in base all’ISEE più basso. Le possibilità di ottenere la carta sono quindi maggiori per chi ha un indice economico inferiore rispetto agli altri aventi diritto della stessa categoria.
Chi resta escluso dal beneficio
Nonostante il carattere inclusivo della misura, alcune categorie sono esplicitamente escluse dalla possibilità di beneficiare della Carta Dedicata a te. Questo per evitare la sovrapposizione con altri strumenti di sostegno pubblico o per ragioni legate alla normativa vigente. Le principali cause di esclusione sono:
- Essere titolari di Reddito di Cittadinanza o dell’Assegno di inclusione, oltre che di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà, sia nazionale che locale.
- Beneficiare della Carta acquisti destinata a over 65enni o a genitori con figli di età inferiore a 3 anni.
- Ricevere indennità di disoccupazione come NASPI o DIS-COLL, oppure indennità di mobilità e altri sussidi economici statali (ad esempio Cassa Integrazione Guadagni – CIG o fondi di solidarietà per integrazione del reddito).
- Essere percettori di qualsiasi forma di integrazione salariale o di ulteriori sostegni pubblici in caso di disoccupazione involontaria.
Le regole su chi viene escluso sono rigorose e vengono verificate sia dall’INPS sia dai Comuni prima del rilascio della carta, al fine di garantire che il beneficio raggiunga effettivamente chi è più in difficoltà e non già sostenuto da analoghe misure.
Procedura di assegnazione e informazioni pratiche
Uno degli aspetti più significativi, anche per evitare inutili complicazioni burocratiche, è che non è previsto l’invio di una domanda diretta da parte dei cittadini. Il processo di individuazione dei beneficiari è automatico e dipende esclusivamente dalle informazioni presenti nelle banche dati INPS e nelle dichiarazioni ISEE regolarmente presentate. L’INPS, sulla base dei dati raccolti tramite la DSU e dell’anagrafe degli iscritti presso i Comuni, compila ogni anno l’elenco dei potenziali aventi diritto. Il Comune di residenza riceve tale elenco per effettuare verifiche e stilare l’elenco definitivo.
Una volta che il Comune ha completato la graduatoria, procede a notificare gli interessati. Nella comunicazione, generalmente inviata per lettera o tramite SMS, vengono riportate le istruzioni da seguire:
- Prenotare un appuntamento presso l’ufficio di Poste Italiane indicato.
- Presentarsi all’ufficio muniti di documento di riconoscimento, codice fiscale e della comunicazione ricevuta dal Comune.
- Ritirare la Carta prepagata nominativa (solitamente una Postepay) già attiva e pronta all’uso.
Per chi è già beneficiario da anni precedenti, non è necessario ritirare una nuova carta: la somma di 500 euro viene automaticamente ricaricata sulla carta già in possesso. Solo i nuovi beneficiari devono recarsi in posta per il ritiro materiale. Le liste di beneficiari possono in parte essere rese pubbliche sui siti web comunali per trasparenza, ma la notifica individuale resta la prassi principale.
Utilizzo della Carta e ulteriori informazioni
La Carta Dedicata a te può essere impiegata immediatamente dopo il ritiro, senza necessità di ulteriori attivazioni. Il credito disponibile, di norma 500 euro, è spendibile esclusivamente per l’acquisto di generi di prima necessità presso supermercati, negozi alimentari e altri esercizi affiliati. L’elenco dei negozi convenzionati può variare e viene regolarmente aggiornato dalle amministrazioni comunali e dagli enti emittenti.
In alcuni Comuni, potrebbero essere previste modalità integrative di comunicazione o dettagli aggiuntivi sulle tempistiche di erogazione. È sempre raccomandato tenere sotto controllo:
- Il sito web del proprio Comune di residenza, dove vengono pubblicate notizie e aggiornamenti sull’assegnazione della carta.
- Le comunicazioni ufficiali via SMS, posta elettronica o tradizionale.
- La validità della carta preesistente per chi ha già beneficiato negli anni precedenti, verificando se vi è stata la ricarica automatica.
La gestione della misura è rigorosamente tracciata: l’INPS collabora con Enti locali e Poste per garantire il corretto indirizzamento delle risorse e la prevenzione di frodi o usi impropri della carta.
Per quanti si trovano in condizioni di disagio economico, la Carta Dedicata a te può rappresentare un importante sostegno concreto nella vita di tutti i giorni. Essere informati in modo preciso su chi può richiederla, sulle priorità e sui tempi operativi può fare la differenza nel ricevere tempestivamente l’aiuto previsto dallo Stato. In caso di dubbi o problematiche, è consigliabile rivolgersi agli sportelli sociali del proprio Comune o agli enti patronato, che possono offrire assistenza aggiornata e personalizzata.