Non confondere queste due piante: ecco come riconoscere petunie e surfine

Le petunie e le surfinie sono due piante ornamentali molto diffuse nei giardini e sui terrazzi italiani, apprezzate per la loro splendida fioritura e la facilità di coltivazione. Sebbene spesso confuse tra loro per l’aspetto simile e le esigenze colturali vicine, presentano differenze sostanziali che permettono di riconoscerle facilmente e di scegliere la pianta più adatta alle proprie necessità di arredo verde. Sapere distinguere queste due varietà è fondamentale sia per selezionare la posizione ideale, sia per adottare le corrette pratiche di cura quotidiana.

Origini botaniche e caratteristiche generali

La petunia è una pianta che appartiene alla famiglia delle Solanaceae, originaria delle zone tropicali del Sud America. È presente in natura con numerose varietà e ibridi, caratterizzata da portamento cespuglioso o leggermente ricadente e grandi fiori imbutiformi, che si distinguono per una palette cromatica molto ampia, dal bianco al viola intenso, passando per rosa, rosso e blu.

La surfinia, invece, non esiste in natura: si tratta di un ibrido selezionato in Giappone nel 1989, nato dall’incrocio tra Petunia violacea e Petunia nyctaginiflora. Questa selezione è stata sviluppata per ottenere una varietà dotata di maggior vigore, fioritura più abbondante e, soprattutto, un portamento marcatamente ricadente, ideale per vasi sospesi o fioriere pensili.

Forma, portamento e fioritura

Osservare con attenzione la forma della pianta, il portamento e la disposizione dei fiori permette di distinguere efficacemente le petunie dalle surfinie.

Il portamento delle petunie

Le petunie tradizionali hanno una crescita generalmente più compatta e raccolta. Producono cespugli ordinati, in cui gli steli tendono a crescere eretti o leggermente pendenti, ma senza dare origine alle spettacolari cascate di fiori tipiche delle surfinie. Sono particolarmente adatte per bordure, aiuole e vasi da appoggio.

Il portamento della surfinia

La surfinia, al contrario, è celebre per il portamento estremamente ricadente, con steli che possono allungarsi fino a oltre due metri, creando una vera e propria cascata di colore. Questo la rende perfetta per cesti sospesi, panieri e balconi, dove la fioritura abbondante si sviluppa in modo continuo per tutta l’estate, regalando scenografici effetti ornamentali.

Fiori e foglie: come osservarli

I fiori delle petunie sono generalmente più grandi, con petali vellutati e talvolta doppi. Il colore può essere uniforme o presentare screziature e margini di diverse tonalità. Le foglie sono di un verde intenso, spesso più pelose rispetto alla surfinia.

Le surfinie producono fiori leggermente più piccoli e abbondanti, con colori saturi e vivaci, che ricoprono letteralmente la pianta durante il periodo di fioritura. Le foglie sono di un verde più chiaro, meno pelose e delicatamente proporzionate rispetto ai fiori, conferendo alla pianta una silhouette più leggera e ariosa.

Coltivazione e cura: differenze fondamentali

Nonostante le somiglianze, le petunie e le surfinie presentano alcune differenze importanti riguardo alle cure colturali.

  • Petunie: preferiscono posizioni soleggiate, ma si adattano anche alla mezz’ombra. Necessitano di una distribuzione regolare dell’acqua, senza eccedere per evitare marciumi radicali. Sono più resistenti alle variazioni di temperatura rispetto alle surfinie, tollerando brevi periodi più freschi, ma temono le gelate intense.
  • Surfinie: essendo piante a giorno lungo, richiedono sole pieno per sviluppare una fioritura rigogliosa. Amano l’acqua e necessitano innaffiature abbondanti e regolari, specie in estate. È essenziale un buon drenaggio per evitare ristagni idrici. Non sopportano temperature al di sotto di un grado sotto zero e, se coltivate in vaso, durante l’inverno vanno protette dal gelo. Per sostenere la rifiorenza continua, è necessario somministrare concime liquido specifico ogni due settimane.

Sia petunie che surfinie possono soffrire attacchi di insetti e malattie fungine, specie in presenza di eccessiva umidità. La surfinia, tuttavia, manifesta una resistenza leggermente superiore a malattie crittogamiche, grazie alla sua selezione genetica.

Quando scegliere petunie o surfinie?

La scelta fra petunie e surfinie dipende principalmente dall’uso che si desidera fare nel contesto del proprio spazio verde.

  • Se si desidera bordare aiuole, creare vasi da appoggio e comporre composizioni compatte, le petunie sono ideali per la loro crescita ordinata e il grande effetto decorativo.
  • Per chi cerca cascate di fiori da appendere a balconi, terrazzi, ringhiere o lamponi urbani, la surfinia è la scelta più adatta: grazie al portamento ricadente e alla fioritura prolungata, regala effetti scenografici impossibili da ottenere con la petunia tradizionale.

Da ricordare che esistono anche le potunie, un altro ibrido ottenuto dalla petunia, selezionato appositamente per la coltivazione in vaso. Queste piante hanno chioma folta e compatta, portamento più eretto rispetto alle surfinie e fiori solitamente di dimensioni intermedie. Ciò le rende perfette per aiuole, vasi e composizioni in cui si desidera tenere ordine e simmetria.

Consigli pratici per non confondere le due piante

Nel dubbio, ecco alcuni aspetti chiave da osservare:

  • Portamento: ricadente e lungo per la surfinia, compatto ed eretto per la petunia.
  • Fioritura: molto abbondante e continua nella surfinia, meno massiva ma con fiori più grandi nella petunia.
  • Colore dei fiori: entrambi offrono ampia scelta, ma la surfinia è spesso selezionata per colori brillanti e vivaci.
  • Foglie: la petunia ha foglie più spesse e pelose, la surfinia tende a foglie più chiare e sottili.
  • Resistenza: la petunia tradizionale tollera meglio le oscillazioni di temperatura, la surfinia necessita di maggiore protezione dal freddo.
  • Coltivazione: entrambe richiedono cure regolari, ma la surfinia ha bisogno di concimazioni costanti e attenzione all’irrigazione.

Imparare a conoscere le differenze botaniche e morfologiche fra petunia e surfinia consente di progettare il proprio spazio verde in modo più consapevole, dando vita a angoli fioriti che rispecchino gusto personale, esigenze di manutenzione e caratteristiche dell’ambiente in cui viviamo.

La bellezza di queste piante non si limita alla sola fioritura: il loro aspetto, la crescita e la varietà di colori permettono di creare vere opere d’arte botaniche, capaci di rinnovare balconi, terrazzi e giardini con eleganza e vivacità durante tutta la stagione estiva.

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