In una panoramica globale delle bevande più consumate al mondo, si tende a pensare immediatamente all’acqua come scelta principale, forse per ovvie ragioni legate a necessità fisiologiche. Tuttavia, tra tutte le alternative che si contendono il secondo posto, è il tè a primeggiare nettamente, risultando la bevanda più diffusa dopo l’acqua e raggiungendo la cifra impressionante di oltre 3 miliardi di tazze consumate ogni giorno. Questa affermazione è stata confermata da dati recenti della World Tea Association che, oltre a certificare la leadership del tè rispetto a caffè, birra, latte e altre bevande, sottolinea una crescita costante anche in Paesi storicamente meno tradizionali in termini di consumo.
Il primato globale del tè e la geografia del consumo
Secondo le statistiche più attuali, la Cina si afferma come primo produttore mondiale, seguita da India, Kenya, Sri Lanka e Turchia. Ma il vero dato sorprendente riguarda il consumo pro capite: la Turchia domina questa classifica con oltre 3,2 kg di tè consumati all’anno per abitante, seguita da Irlanda (2,2 kg) e Regno Unito (1,9 kg). Mentre la tradizione britannica ha reso il tè una parte iconica della cultura nazionale, sono Cina e Giappone a distinguersi in Asia per la quantità consumata e per le molteplici varianti e metodi di preparazione. In Italia, pur rappresentando un’abitudine crescente ma ancora relativamente recente, il consumo di tè ha visto un incremento a doppia cifra nel 2023, segno di un interesse sempre più marcato verso questa bevanda anche da parte di popolazioni tradizionalmente votate al caffè.
Proprietà e benefici per la salute
Il tè è ammirato non soltanto come scelta di piacere o comfort, ma anche per i numerosi benefici nutrizionali e proprietà salutistiche che offre. Composto per il 99% da acqua, il tè rappresenta una valida fonte di idratazione. Contrariamente a quanto spesso si crede, il tè non provoca disidratazione: diversi studi hanno dimostrato che, se assunto entro le sei tazze giornaliere, contribuisce positivamente al fabbisogno idrico e apporta anche minerali, vitamine e antiossidanti.
Tra i vantaggi per la salute più studiati troviamo:
- Effetto antiossidante: grazie a sostanze come i polifenoli, il tè aiuta a ridurre lo stress ossidativo e combatte l’azione dei radicali liberi.
- Miglioramento delle funzioni cognitive: il tè favorisce il rilascio di dopamina e serotonina, noti per i loro effetti positivi su umore, memoria e concentrazione.
- Supporto metabolico: specie nelle varianti di tè verde e matcha, si osserva un aumento delle capacità di bruciare i grassi e migliorare il metabolismo basale.
- Possibile riduzione del rischio cardiovascolare: alcuni studi rilevano un legame tra consumo regolare di tè e minori incidenze di ipertensione, ictus e colesterolo alto.
- Presenza di composti antinfiammatori: soprattutto nelle varietà meno lavorate come il tè verde, che aiutano il corpo a reagire positivamente a varie infiammazioni croniche.
La varietà degli effetti osservati dipende dalla tipologia consumata (verde, nero, oolong, bianco) e dalle modalità di preparazione.
Cosa distingue il tè dalle altre bevande popolari
Se il tè guida la classifica mondiale escludendo l’acqua, in alcune regioni o per alcune fasce d’età sono altre bevande a occupare un ruolo predominante. In Italia, ad esempio, tra i giovani adulti maschi tra i 18 e i 24 anni, la birra risulta la bevanda più consumata, seguita dagli aperitivi alcolici, mentre tra le giovani donne si registra un primato per gli aperitivi e un notevole aumento del consumo di vino e amari negli ultimi dieci anni. Tuttavia, questi dati rappresentano tendenze legate a preferenze locali e non modificano il quadro generale a livello globale.
Anche il caffè è spesso considerato la principale alternativa all’acqua, ma i dati aggiornati mostrano come, pur rimanendo molto popolare (specie in Italia, Nord America e parte dell’Europa centrale), il caffè non eguagli il tè in termini di volumi mondiali di consumo. Questo potrebbe essere dovuto sia alla sua maggiore accessibilità (il tè può essere gustato caldo o freddo, con modalità di infusione semplici) sia alle innumerevoli varianti regionali nella preparazione, che lo rendono una bevanda estremamente versatile.
Considerazioni sulla salute e raccomandazioni di consumo
Il ruolo delle bevande nell’idratazione è al centro degli studi più recenti. Sia l’acqua liscia che quella frizzante si confermano ottimali per reidratare il corpo, ma diverse ricerche hanno rilevato come alcune bevande con zuccheri naturali, grassi o proteine – tra cui il latte – siano in grado di mantenere la idratazione più a lungo, rallentando lo svuotamento gastrico e favorendo la ritenzione di liquidi. Soluzioni di reidratazione contenenti sodio e potassio sono ugualmente efficaci, specie in casi di intensa sudorazione o attività sportiva.
Tornando però al tè, la sua composizione quasi completamente acquosa lo rende un alleato prezioso per l’idratazione quotidiana senza apportare eccessive calorie o zuccheri aggiunti, a differenza di molti succhi di frutta o bibite industriali. Le uniche controindicazioni note riguardano il consumo eccessivo di caffeina, specie per chi soffre di disturbi cardiaci o insonnia, e la presenza di tannini – che se assunti in quantità elevate possono interferire con l’assorbimento del ferro.
In ultima analisi, il tè si conferma come la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua, unendo piacere, tradizione, versatilità e una ricca gamma di effetti benefici sulla salute. Che sia nero, verde, oolong o bianco, questa antichissima infusione continua a essere scelta quotidiana in milioni di case grazie al suo profilo gustativo raffinato e alle molteplici proprietà che la contraddistinguono, incarnando un vero e proprio rito sociale e un prezioso alleato per il benessere fisico e mentale.